Cosa può significare per un architetto disegnare una seduta monoscocca? E come è possibile differenziare questo tipo di prodotto all’interno del panorama attuale del mondo arredo? Lo abbiamo chiesto direttamente a Giorgio Topan, designer di KIRE e grande amico di Diemme. 

Kire in lingua giapponese significa “taglio” ed è proprio dal concetto del taglio che Giorgio Topan, classe ‘58, architetto dal 1982, ha gettato le basi per realizzare la sua idea di una seduta monoscocca davvero rivoluzionaria e unica. 

Ho desiderato differenziare visivamente le due viste” spiega Topan: “quella anteriore da quella posteriore. In questo modo la vista anteriore avrebbe dovuto dare un senso di continuità fisica e visiva tra lo schienale e la seduta, mentre quella posteriore avrebbe dovuto creare una discontinuità – un taglio visivo e fisico – nella parte di raccordo tra lo schienale e il sedile. Come una sorta di coda, di frac”.

Ecco allora che dalla matita di Topan ha preso forma un design semplice e allo stesso tempo contemporaneo, fortemente italiano nella sua artigianalità seppur ispirato allo stile scandinavo – minimal e pulito. Una seduta la cui silhouette della parte laterale della scocca risulta facilmente riconoscibile e che grazie alle sue dimensioni contenute si adatta ottimamente sia all’ambiente ufficio che domestico che lounge. In poche lettere: KIRE. 

Grazie alla pressoché illimitata possibilità di personalizzazione – sedie, sgabelli, panche, tavolette e i braccioli – la famiglia di KIRE da la possibilità realizzare centinaia di differenti configurazioni: per una collezione altamente customizzabile e adattabile a qualsiasi esigenza, spazio e contesto.

Guarda qui la scheda di KIRE e scopri di più sulla nostra idea di futuro.